domenica 27 febbraio 2011

Pensiero della Settimana (Lambaréné)

Nel sito "Lambaréné", ho trovato, al termine dell'omelia del 27.2.2011 di don Marco Pedron, il seguente "pensiero della settimana". Mi è piaciuto e lo voglio condividere con voi. Se volete fare un giro sul sito in questione, cliccatelo nei preferiti qui in fianco.
Buona meditazione.

Pensiero della settimana

Sii aperto a tutto quello che incontri, ma segui la tua stella.
Avventurati nel tempo, ma cerca il tuo ritmo personale.
Plasma il mondo, ma non farti assorbire dal mondo.
Cerca il tuo vigore interiore che sta nella dedizione, non nell’io.
Assumiti la responsabilità e stimola le possibilità di vita degli altri.
Non perderti nel lavoro, ma quello che fai, fallo volentieri.
Ama il presente e impara ad essere rilassato.
Vivi i tuoi valori, ma non giudicare gli altri.
Combatti per i tuoi obiettivi, ma cerca anche la pace.
Sii buono con te stesso e apri il tuo cuore agli altri.
Affronta la tua paura, non negarla e trasformala in forza di vita.
Godi del sole e accogli la pioggia: accetta le crisi come opportunità.
Vivi il tuo ardente desiderio perché quello che c’è non è tutto.
Accetta di essere finito, ma non dimenticare che sei infinitamente amato.
Valorizza la tua unicità, ma ricordati che sei parte del Tutto.

giovedì 24 febbraio 2011

Educare alla vita buona del Vangelo

Voglio condividere con tutti voi la parte finale (il n. 56) del documento della C.E.I. che ha per titolo: "Educare alla vita buona del Vangelo" e che racchiude in sè gli orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020. Sono sicuro che piacerà anche a voi.

Affidati alla guida materna di Maria

56. Il volto di un popolo si plasma in famiglia. È qui che “i suoi membri acquisiscono gli insegnamenti fondamentali. Essi imparano ad amare in quanto sono amati gratuitamente, imparano il rispetto di ogni altra persona in quanto sono rispettati, imparano a conoscere il volto di Dio in quanto ne ricevono la prima rivelazione da un padre e da una madre pieni di attenzione”(1).
Soprattutto grazie alla donna è possibile riscoprire i valori che rendono umana la società: ella “conserva l’intuizione profonda che il meglio della sua vita è fatto di attività orientate al risveglio dell’altro, alla sua crescita, alla sua protezione”(2).
Maria, donna esemplare, porge alla Chiesa lo specchio in cui essa è invitata a riconoscere la propria identità, gli affetti del cuore, gli atteggiamenti e i gesti che Dio attende da lei.
Con questa disponibilità, ci poniamo sotto lo sguardo della Madre di Dio, perché ci guidi nel cammino dell’educazione.

Maria, Vergine del silenzio,
non permettere che davanti alle sfide di questo tempo
la nostra esistenza sia soffocata
dalla rassegnazione o dall’impotenza.
Aiutaci a custodire l’attitudine all’ascolto,
grembo nel quale la parola diventa feconda
e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio.
Maria, Donna premurosa, destaci dall’indifferenza
che ci rende stranieri a noi stessi.
Donaci la passione che ci educa a cogliere il mistero dell’altro
e ci pone a servizio della sua crescita.
Liberaci dall’attivismo sterile,
perché il nostro agire scaturisca da Cristo, unico Maestro.
Maria, Madre dolorosa,
che dopo aver conosciuto l’infinita umiltà di Dio
nel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziante
di stringerne tra le braccia il corpo martoriato,
insegnaci a non disertare i luoghi del dolore;
rendici capaci di attendere con speranza quell’aurora pasquale
che asciuga le lacrime di chi è nella prova.
Maria, Amante della vita,
preserva le nuove generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno.
Rendile per tutti noi sentinelle
di quella vita che inizia il giorno in cui ci si apre,
ci si fida e ci si dona.

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1 - CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lettera ai
Vescovi della Chiesa cattolica sulla collaborazione dell’uomo e
della donna nella Chiesa e nel mondo, 31 maggio 2004.
2 - Ib.