venerdì 14 ottobre 2011

Essere figli di Maria

Ora vorrei condividere con voi un articolo che ho trovato sulla rivista "I Gigli del Santo" a cura del Frati Minori di Lonigo, Vicenza. Pubblico detto intervento per gentile concessione del Padre Rettore Frate Mariano al quale va la mia gratitudine.
Buona lettura e meditazione.
Tanino

Essere figli di Maria.

"Noi siamo più felici della Madonna, perché ... Lei non ha avuto una Santa Vergine da amare! ... ". Questa uscita deliziosa di S. Teresina non dovrebbe lasciarci indifferenti. È talmente bella e sorprendente! Ci fa comprendere in un baleno l'incanto dell'amore alla Madonna. Ci fa capire in un attimo di quale felicità noi siamo privi, senza la devozione alla Madonna.
Quel gran "folle dell'Immacolata" che fu S. Massimiliano Maria Kolbe, diceva con trasporto: "Miei cari figli, se desiderate vivere e morire felici, sforzatevi di approfondire l'amore filiale verso la nostra Mammina Celeste". Che cos'è la devozione alla Madonna? - chiese con semplicità una ragazzina al suo Parroco - È la donazione di sé alla Madonna - rispose quasi di scatto il Sacerdote. Bellissimo! Domanda e risposta. Con semplicità si era detto l'essenziale. Forse non si poteva dire meglio in pochissime parole. S. Tommaso d'Aquino, ci insegna che la vera devozione consiste nella "donazione pronta e completa di tutto se stesso". La parola devozione significa donazione, o meglio "donarsi". Non un donarsi qualsiasi, naturalmente, ma un donarsi con amore, con generosità, con trasporto. La mia devozione alla Madonna, quindi, deve consistere nella donazione amorosa di me stesso alla Madonna; ossia, faccio dono di me alla Madonna. E se di un dono si può fare quel che si vuole, la Madonna può fare di me, suo dono, quello che vuole, e io non posso fare altro se non quello che vuole Lei, quello che piace a Lei, quello che opera Lei. Tanto più sono devoto della Madonna, quanto più mi abbandono a Lei, mi conformo a Lei, vivendo in tutto e per tutto governato da Lei. L'esempio supremo di devozione alla Madonna noi lo riceviamo nientemeno che da Dio stesso. Infatti, Dio fu Colui che per primo si donò a Maria, e si donò a Lei in modo così perfetto, da
farsi suo Figlio! In questo senso Gesù fu il primo e sommo devoto di Maria Santissima. - Ma senti un po ' ... To', non ci avevo mai pensato! ... Ma è proprio vero! ... così esclamò un tale, stupito all'udire questa riflessione. Sì, è proprio così. Dio ci ha dato l'esempio supremo di infinito valore e di infinita bellezza. Se riflettiamo che niente può essere così proprio di una creatura come il proprio figlio, possiamo comprendere quale sia stata la devozione di Gesù verso Maria, e quale debba essere la nostra. Noi dobbiamo essere "imitatori di Dio", ci dice S. Paolo (Ef 5,1), e dobbiamo diventare "conformi a Gesù" (Rm 8,29). Anche S. Massimiliano M. Kolbe, questo folle innamorato dell'Immacolata, ha scritto ai nostri tempi che "l'imitazione di Gesù è tutta la nostra santità".
Orbene, se Dio si è donato a Maria fino a diventare ed essere suo Figlio, anche noi dobbiamo donarci a Maria fino a diventare ed essere suoi figli. Anche noi figli di Maria, come Gesù. Noi figli per grazia, Gesù figlio per natura. Non si può' somigliare a Gesù se non si ama la sua Madre o se ci si mostra freddi e indifferenti verso di Lei. È inammissibile. Basterebbe questa riflessione per capire come la devozione alla Madonna sia senz' altro necessaria alla nostra santificazione, ossia alla nostra piena conformità a Gesù. Se poi si aggiunge che la Madonna è per noi la strada del Salvatore, ossia della salvezza, dobbiamo persuaderci che Ella è necessaria anche alla nostra salvezza eterna. Così hanno insegnato i grandi Santi e Dottori della Chiesa. Difatti, la dottrina comune della Chiesa Cattolica considera la devozione alla Madonna, la "Speranza nostra", moralmente necessaria al cristiano, sia perché la Madre per i figli occupa un posto vitale, sia perché la conformità a Gesù, Figlio di Dio e di Maria, non si può realizzare senza la nostra figliolanza tenera e devota verso la comune Mamma di tutto il Corpo Mistico. Più si è figli di Maria, più si è fratelli di Gesù. E viceversa.
. n.d.r.

tratto da “I Gigli del Santo” rivista del Santuario Antoniano dei Frati Minori di Lonigo (Vicenza)