domenica 8 giugno 2014

La grande motivazione

LA GRANDE MOTIVAZIONE.
Ciao e benvenuto/a sul mio blog o sito. Per qualche minuto cammineremo insieme lungo questa mia breve e semplice riflessione che, mi auguro, ti possa servire. Allacciamo le cinture….pronti….VIA!
Volendo contrastare la mia malattia, il Morbo di Parkinson che mi attanaglia da  3 anni, mi è utile, tra l’altro, fare ginnastica e a tale proposito, mi sono iscritto ad una palestra del mio paese. Ad accompagnarmi in questa esperienza per me completamente nuova, non sono mai andato in palestra in vita mia, c’è Miša  una brava personal trainer  che, al termine di ogni  incontro, mi assegna un compito da fare a casa: tenere un quaderno unico sul quale annotare, di giorno in giorno,  gli esercizi assegnati con una breve descrizione di come mi sento nel farli. Ho intrapreso questo cammino sabato 29 marzo 2014 con il primo incontro e devo dire con gioia che mi trovo bene non solo perché Miša spiega egregiamente il lavoro da fare ma anche  perché  tra noi due si è venuta creando un’empatia che sento fa crescere entrambi in umanità. Ebbene, al termine del secondo incontro, mi assegna dei lavori da fare a casa e, con mia grande sorpresa, mi indica di scrivere le motivazio-ni che durante il giorno mi spingono a compiere delle azio-ni proponendomi di meditare una frase di Zig Ziglar, uno scrittore americano. La riporto in inglese perchè non so ancora se l’ho tradotta bene; eccola: “People often say that motivation doesn’t last. Well, neither doesn’t bathing. That’s why we recommend it daily.” Io la traduco così: “La gente dice che spesso le motivazioni non durano. Beh, nemmeno fare il bagno. Ecco perché le raccomandiamo tutti i giorni.” Mi riservo di verificare con Miša,che sa bene l’inglese, l’esattezza della mia traduzione. Un bel mattino, appena sveglio, ho iniziato a pensare alle motivazioni che mi stavano aspettando nel mio cuore quando, come un fulmine a ciel sereno, ecco farsi strada nella mia mente una considerazione: prima di tutte le motivazioni che accompa-gnano il nostro agire c’è lei: quella che io amo definire “la grande motivazione” , quella che accompagna il nostro essere. Potremmo definirla in tanti modi diversi ma il suo nome è uno solo: AMORE! Amare è bello  ed è ciò che conta di più nella vita. Se amiamo viviamo a colori; se non  amiamo, viviamo lo stesso…ma in bianco e nero. Per 37 anni ho avuto non il merito ma la grazia e la gioia di essere catechista e di amare i miei ragazzi e ragazze prima di trasmettere loro i contenuti della nostra Fede. Se prima non si ama, non si trasmette un bel niente,  soltanto parole “vuote” con sterili logiche umane e concetti astratti. Credo fermamente che Dio “passi” solo attraverso le buone relazioni che, anche con non pochi sforzi, riusciamo  a costruire di giorno in giorno nella nostra vita. Alla scuola di Gesù siamo tutti allievi e tutti insieme abbiamo l’occasione di sperimentare  dal vivo quanto è bello crescere educandoci con cuore sincero alla vita buona del Suo Vangelo. Ricordo con dolce ed anche proficua nostalgia i bei momenti trascorsi durante la catechesi coi miei ragazzi e ragazze; la loro voglia di crescere, di capire, di sapere, di incontrare Dio nel loro vissuto quotidiano e tante altre belle cose racchiuse nel loro cuore come un tesoro. Eh si, proprio così…come un “tesoro”!. Ciascuno di noi porte nel profondo del suo essere tante legittime domande, tanti bei desideri, tante importanti risposte, tante sane aspirazioni nonché tanta voglia di dare e di ricevere amore. Tutte queste cose insieme formano il suo essere, la sua meraviglia interiore. Ecco perché, più che mai convinto della verità di questo, durante gli incontri di catechesi non mi preoccupavo di “indottrinare” bensì di far emergere le bellezze che Dio ha posto nel cuore di ciascuno, anche dei più “effervescenti” e così sentivo che stavo crescendo anch’io insieme con loro. Non  è stupendo?  Questo reciproco arricchimento, questa condivisione dei “doni” è sempre stata la grande motivazione che mi ha accompa-gnato in tutti questi anni di servizio alla Parola di Dio. Mi mancano tanto i miei “boys and girls” e so che anche loro mi ricordano con sincero affetto.
Un’ultima cosa. Siccome credo che nella Vigna del Signore non esista l’andare in pensione, mi sento di essere ancora “in servizio” come catechista, non più come prima bensì in modo diverso. Non ho più un gruppo ma ho pur sempre delle persone con le quali entro in contatto tutti i giorni ed altre che ho modo di incontrare casualmente; non ho più tra le mani i fogli di catechesi  con la pista di riflessione che preparavo e consegnavo al mio gruppo ma porto sempre con me il mio cuore; non ho più un’aula parrocchiale perché ora il suo  posto l’hanno preso i vari ambienti nei quali mi trovo a vivere nel quotidiano, internet compreso. Insomma, per farla breve: mi  sento ancora “in pista” …meglio così. E’ proprio vero!  Gesù, che è vivo in mezzo a noi e addirittura abita in noi, ci aiuta sempre, se   ascoltato con fede, a trasformare i problemi in risorse allargando l’orizzonte che abbiamo già e facendone nascere di nuovi. Infatti, recentemente è nato nel mio cuore il desiderio di scrivere delle mie riflessioni in materia di fede e di condividerle con chi vuole sul mio blog o sul mio sito ammesso che ci sia qualcuno i veramente coraggioso disposto a leggerle; comunque…io ci provo!
Ecco caro amico o amica siamo arrivati alla conclusione di questa mi riflessione che voglio terminare come si usava anni fa quando si scriveva ad una persona cara quale tu sei per me dal momento che, leggendomi, mi hai dedicato qualche minuto del tuo prezioso tempo. Non voglio dimenticarmi di annunciarti che, se non interviene  qualche cambiamento di rotta nel frattempo, intitolerò la mia prossima riflessione “ E si è fatto uomo” proprio come diciamo nel Credo durante la Santa Messa.
Fra qualche istante la tastiera del mio computer si fermerà per cedere il passo ad una preghiera che farò per te, chiunque tu sia, affinché il Signore ti sostenga sempre nella tua vita così preziosa per te e per tutti quelli che ti stanno accanto.
Ciao. Un forte abbraccio.
Tuo affezionatissimo
                                                                                       Tanino


Domenica 8 giugno 2014, Pentecoste.

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