LA
GRANDE MOTIVAZIONE.
Ciao e benvenuto/a sul mio blog
o sito. Per qualche minuto cammineremo insieme lungo questa mia breve e
semplice riflessione che, mi auguro, ti possa servire. Allacciamo le
cinture….pronti….VIA!
Volendo contrastare la mia
malattia, il Morbo di Parkinson che mi attanaglia da 3 anni, mi è utile, tra l’altro, fare
ginnastica e a tale proposito, mi sono iscritto ad una palestra del mio paese.
Ad accompagnarmi in questa esperienza per me completamente nuova, non sono mai
andato in palestra in vita mia, c’è Miša
una brava personal trainer che,
al termine di ogni incontro, mi assegna
un compito da fare a casa: tenere un quaderno unico sul quale annotare, di
giorno in giorno, gli esercizi assegnati
con una breve descrizione di come mi sento nel farli. Ho intrapreso questo
cammino sabato 29 marzo 2014 con il primo incontro e devo dire con gioia che mi
trovo bene non solo perché Miša spiega egregiamente il lavoro da fare ma
anche perché tra noi due si è venuta creando un’empatia
che sento fa crescere entrambi in umanità. Ebbene, al termine del secondo
incontro, mi assegna dei lavori da fare a casa e, con mia grande sorpresa, mi
indica di scrivere le motivazio-ni che durante il giorno mi spingono a compiere
delle azio-ni proponendomi di meditare una frase di Zig Ziglar, uno scrittore
americano. La riporto in inglese perchè non so ancora se l’ho tradotta bene;
eccola: “People often say that motivation doesn’t last. Well, neither doesn’t bathing. That’s why we recommend
it daily.” Io la traduco così: “La gente dice che spesso le motivazioni
non durano. Beh, nemmeno fare il bagno. Ecco perché le raccomandiamo tutti i
giorni.” Mi riservo di verificare con Miša,che sa bene l’inglese, l’esattezza
della mia traduzione. Un bel mattino, appena sveglio, ho iniziato a pensare
alle motivazioni che mi stavano aspettando nel mio cuore quando, come un
fulmine a ciel sereno, ecco farsi strada nella mia mente una considerazione:
prima di tutte le motivazioni che accompa-gnano il nostro agire c’è lei: quella
che io amo definire “la grande motivazione” , quella che accompagna il nostro
essere. Potremmo definirla in tanti modi diversi ma il suo nome è uno solo:
AMORE! Amare è bello ed è ciò che conta
di più nella vita. Se amiamo viviamo a colori; se non amiamo, viviamo lo stesso…ma in bianco e
nero. Per 37 anni ho avuto non il merito ma la grazia e la gioia di essere
catechista e di amare i miei ragazzi e ragazze prima di trasmettere loro i
contenuti della nostra Fede. Se prima non si ama, non si trasmette un bel niente, soltanto parole “vuote” con sterili logiche
umane e concetti astratti. Credo fermamente che Dio “passi” solo attraverso le
buone relazioni che, anche con non pochi sforzi, riusciamo a costruire di giorno in giorno nella nostra
vita. Alla scuola di Gesù siamo tutti allievi e tutti insieme abbiamo
l’occasione di sperimentare dal vivo
quanto è bello crescere educandoci con cuore sincero alla vita buona del Suo
Vangelo. Ricordo con dolce ed anche proficua nostalgia i bei momenti trascorsi
durante la catechesi coi miei ragazzi e ragazze; la loro voglia di crescere, di
capire, di sapere, di incontrare Dio nel loro vissuto quotidiano e tante altre
belle cose racchiuse nel loro cuore come un tesoro. Eh si, proprio così…come un
“tesoro”!. Ciascuno di noi porte nel profondo del suo essere tante legittime
domande, tanti bei desideri, tante importanti risposte, tante sane aspirazioni
nonché tanta voglia di dare e di ricevere amore. Tutte queste cose insieme
formano il suo essere, la sua meraviglia interiore. Ecco perché, più che mai
convinto della verità di questo, durante gli incontri di catechesi non mi
preoccupavo di “indottrinare” bensì di far emergere le bellezze che Dio ha
posto nel cuore di ciascuno, anche dei più “effervescenti” e così sentivo che
stavo crescendo anch’io insieme con loro. Non
è stupendo? Questo reciproco
arricchimento, questa condivisione dei “doni” è sempre stata la grande
motivazione che mi ha accompa-gnato in tutti questi anni di servizio alla
Parola di Dio. Mi mancano tanto i miei “boys and girls” e so che anche loro mi
ricordano con sincero affetto.
Un’ultima cosa. Siccome credo
che nella Vigna del Signore non esista l’andare in pensione, mi sento di essere
ancora “in servizio” come catechista, non più come prima bensì in modo diverso.
Non ho più un gruppo ma ho pur sempre delle persone con le quali entro in
contatto tutti i giorni ed altre che ho modo di incontrare casualmente; non ho
più tra le mani i fogli di catechesi con
la pista di riflessione che preparavo e consegnavo al mio gruppo ma porto
sempre con me il mio cuore; non ho più un’aula parrocchiale perché ora il
suo posto l’hanno preso i vari ambienti
nei quali mi trovo a vivere nel quotidiano, internet compreso. Insomma, per
farla breve: mi sento ancora “in pista”
…meglio così. E’ proprio vero! Gesù, che
è vivo in mezzo a noi e addirittura abita in noi, ci aiuta sempre, se ascoltato con fede, a trasformare i problemi
in risorse allargando l’orizzonte che abbiamo già e facendone nascere di nuovi.
Infatti, recentemente è nato nel mio cuore il desiderio di scrivere delle mie
riflessioni in materia di fede e di condividerle con chi vuole sul mio blog o
sul mio sito ammesso che ci sia qualcuno i veramente coraggioso disposto a
leggerle; comunque…io ci provo!
Ecco caro amico o amica siamo
arrivati alla conclusione di questa mi riflessione che voglio terminare come si
usava anni fa quando si scriveva ad una persona cara quale tu sei per me dal
momento che, leggendomi, mi hai dedicato qualche minuto del tuo prezioso tempo.
Non voglio dimenticarmi di annunciarti che, se non interviene qualche cambiamento di rotta nel frattempo,
intitolerò la mia prossima riflessione “ E si è fatto uomo” proprio come
diciamo nel Credo durante la Santa Messa.
Fra qualche istante la tastiera
del mio computer si fermerà per cedere il passo ad una preghiera che farò per
te, chiunque tu sia, affinché il Signore ti sostenga sempre nella tua vita così
preziosa per te e per tutti quelli che ti stanno accanto.
Ciao. Un forte abbraccio.
Tuo affezionatissimo
Tanino
Tuo affezionatissimo
Tanino
Domenica 8 giugno 2014,
Pentecoste.
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